Title Apprendere tramite i giochi didattici nella scuola dell' infanzia
Title (croatian) Učenje uz pomoć edukativnih igara u dječjem vrtiću
Title (english) Learning through educational games in kindergarten
Author Emily Prodan
Mentor Snježana Močinić (mentor)
Committee member Lorena Lazarić (predsjednik povjerenstva)
Committee member Snježana Močinić (član povjerenstva)
Committee member Đeni Zuliani Blašković (član povjerenstva)
Granter University of Pula (Faculty of Educational Sciences) Pula
Defense date and country 2022-09-27, Croatia
Scientific / art field, discipline and subdiscipline INTERDISCIPLINARY AREAS OF KNOWLEDGE Educational Sciences (Child and Educational Psychology, Sociology of Education, Political Science of Education, Economics of Education, Anthropology of Education, Neurosciences and Early Learning, Educational Disciplines)
Abstract Questa tesi di laurea triennale prende in esame l’apprendimento tramite i giochi didattici nella scuola dell’infanzia e la loro importanza per lo sviluppo cognitivo, emotivo-affettivo, sociale e motorio del bambino.
Fin dalla nascita il bambino apprende nuove informazioni e abilità. Nella fascia d’età dai 3 ai 6 anni giocare è l’attività principale, se non esclusiva di ogni bambino. Attraverso di essa il bambino impara a conoscere il mondo intorno a sé, instaura relazioni, sviluppa diverse capacità, manifesta le proprie preferenze, esprime le emozioni, compie esperimenti, crea nuovi oggetti, ecc. Non esiste area della sua personalità che il gioco non contribuisca a sviluppare. Avendo tanta importanza nella vita del bambino, il gioco viene usato anche per ottenere effetti formativi. In tal caso, però, l’educatore deve unire gli obiettivi dell’apprendimento con le esigenze ludiche dei bambini, lasciando loro libertà di scelta e possibilità di esercitare la propria capacità creativa e critica. I tempi e i modi di fare dell'educatore non devono diventare dominanti, obbligando il bambino ad assumere regole e comportamenti non suoi, per non spegnere la motivazione intrinseca e l’interesse a giocare. Gli interventi educativi non devono essere prescrittivi, basati su regole rigide, ma l’adulto deve essere disponibile a condividere e sostenere le attività ludiche scelte dai bambini, e a prendervi parte se necessario. Nel gioco guidato le educatrici devono porre i bambini al centro dell'attenzione, attuando un sostegno che li aiuta a costruire da soli le proprie conoscenze e abilità. Nell’età prescolare le attività didattiche non devono essere rigide con procedure strutturate in sequenze di azioni definite in anticipo, ma devono essere attività ludiche flessibili, organizzate come sostegno e aiuto per lo sviluppo e la crescita del bambino. I giochi didattici si possono usare per potenziare lo sviluppo delle abilità cognitive, sociali, emotivo-affettive, motorie e linguistiche come pure nei vari ambiti disciplinari a cui si riferiscono. Anche i videogiochi potrebbero essere integrati nei contesti educativi in quanto rappresentano una risorsa utile per favorire l’apprendimento, ma il loro impiego non dovrebbe diventare un’alternativa ai giochi e ai giocattoli tradizionali, ma aggiungersi ad essi.
La ricerca empirica aveva lo scopo di analizzare l’opinione degli educatori sui giochi didattici usati per facilitare l’apprendimento dei bambini nella scuola dell’infanzia.
Nell’organizzare le attività ludiche e l’ambiente d’apprendimento, le educatrici incluse nella ricerca cercano di mettere al centro dell’attenzione i bambini. Dalle loro risposte si può capire che hanno una certa preferenza per i giochi e i giocattoli costruiti assieme ai bambini stessi rispetto a quelli industriali. Nel costruire giochi e giocattoli collaborano con le altre educatrici, vi includono i bambini del gruppo, ma raramente i genitori. Per costruirli prendono ispirazione da guide didattiche e da Internet ma una fonte preziosa è pure la loro esperienza personale. Come materiali da costruzione usano spesso quelli di recupero sia industriali che naturali. In tal modo i bambini si abituano ad apprezzare meglio la natura e saper usare in modo creativo i materiali che offre la natura o che vengono scartati nella vita quotidiana. Dai risultati ottenuti si deduce che le intervistate amano bilanciare tra gioco guidato dall’adulto e quello libero, spontaneamente iniziato dal bambino. Per questo a volte si sentono animatrici o guide del gioco, altre volte delle osservatrici e, se necessario, vi partecipano, soprattutto con i piccoli del nido. Non sono affatto favorevoli all’uso dei videogiochi.
Abstract (english) This Batchelor’s thesis examines learning through various educational games in kindergarten and their importance for the cognitive, emotional-affective, social and motor development of the child.
From birth, a child learns new information and skills. In the age group from 3 to 6 years, play is the main, if not the exclusive, activity of every child. Through it, the child learns about the world around him, establishes relationships, develops various skills, manifests his preferences, expresses emotions, performs experiments, creates new objects, etc. There is no area of his personality that the game does not help in developing. Being of great importance in a child's life, play is also used to achieve formative effects. In this case, however, the educator must combine learning goals with children's play needs, leaving them freedom of choice and the opportunity to exercise their creative and critical abilities. The teacher's time and methods of action must not become dominant, forcing the child to adopt rules and behaviors that are not his own, so as not to extinguish the inner motivation and interest in the game. Educational interventions must not be prescriptive, based on rigid rules, but an adult must be available to share and support the play activities chosen by the children, and to participate in them if necessary. In guided play, educators must put children in the center of attention, implementing support that helps them build their own knowledge and skills. In preschool age, educational activities must not be strict with procedures structured in predefined sequences of actions, but must be flexible play activities, organized as support and help for the child's development and growth. Didactic games can be used to promote the development of cognitive, social, emotional-affective, motor and language skills as well as in the different disciplinary areas to which they relate. Video games could also be integrated into educational contexts as they represent a useful resource for promoting learning, but their use should not become an alternative to traditional games and toys, but complement them.
Keywords
Parole chiave: giochi didattici
attività didattiche
educazione prescolare
giochi liberi
giochi strutturati
giochi per lo sviluppo cognitivo
educatrici
Keywords (croatian)
Ključne riječi: didaktičke igre
didaktičke aktivnosti
predškolski odgoj
slobodne igre
strukturirane igre
igre za kognitivni razvoj
odgajatelji.
Language italian
URN:NBN urn:nbn:hr:137:202841
Study programme Title: Preschool Education Study programme type: professional Study level: undergraduate Academic / professional title: stručni/a prvostupnik/prvostupnica (baccalaureus/baccalaurea) predškolskog odgoja (stručni/a prvostupnik/prvostupnica (baccalaureus/baccalaurea) predškolskog odgoja)
Type of resource Text
File origin Born digital
Access conditions Open access
Terms of use
Created on 2022-10-26 07:27:53