Abstract | La società contemporanea, con l’evoluzione rapida delle tecnologie ha subito grandi e profondi cambiamenti sociali, culturali e educativi. Anche nel gioco, che è l’attività principale del bambino e rappresenta un forte sostegno allo sviluppo delle sue abilità, nella società attuale avvengono tanti mutamenti. I bambini passano molto tempo al chiuso, non sanno più giocare autonomamente, giocare in gruppo, hanno poche occasioni di giocare all’aperto in cortile o in un altro ambiente naturale. I videogiochi, il pc, la televisione, l’auto e l’ascensore hanno portato le nuove generazioni ad avere problemi di salute, fisici e psicologici, causati dalla mancanza di movimento e di occasioni per socializzare. L’educazione è diventata troppo adulto-centrica, con tutte le attività del bambino, compreso il gioco, sotto il costante controllo degli adulti, genitori, maestri ed educatori in generale. Nella nostra società, in cui dominano le tecnologie in tutti i campi dell’attività umana, i giochi tradizionali sono spesso poco usati, ma si presentano come un mezzo educativo prezioso.
Questa tesi, nella prima parte, analizza l’importanza dell’uso dei giochi tradizionali nell’educazione dei bambini in età prescolare e il ruolo degli educatori e delle istituzioni educativo-istruttive nella proposta e nella realizzazione degli stessi. I giochi tradizionali non sono soltanto attività ludiche infantili che in passato si giocavano nei cortili, nelle piazze e sui prati, ma contengono stimolazioni e rispondono a necessità che sono presenti e comuni anche all’infanzia odierna. Con le loro caratteristiche offrono ai bambini l’opportunità di fare movimento e sviluppare abilità motorie, passare più tempo all’aria aperta, di socializzare e instaurare relazioni interpersonali, imparare a rispettare le regole e i propri compagni, sviluppare l’autostima e il senso di appartenenza al gruppo. Essi permettono di sviluppare la consapevolezza della cultura del proprio territorio o della comunità di appartenenza, contribuiscono a sviluppare la creatività e l’immaginazione e offrono moltissimi altri vantaggi. I giochi tradizionali dovrebbero essere inseriti nelle esperienze dei bambini assicurando lo spazio, il tempo e i mezzi per realizzarli, con interventi degli adulti ridotti al minimo in modo da offrire ai piccoli l’autonomia di gestire da soli le dinamiche di gioco. Spetta agli educatori della scuola dell’infanzia scegliere giochi che siano divertenti e coinvolgenti, adatti al gruppo di bambini, ma anche portatori di caratteristiche educative.
Nella parte empirica della tesi sono stati analizzati i risultati della ricerca empirica che aveva come scopo principale verificare se l’utilizzo dei giochi tradizionali nella scuola dell’infanzia influisce sullo sviluppo motorio e socio-emotivo dei bambini. La ricerca è stata realizzata nella sezione Suncokret (Girasole) dell’istituzione prescolare Neven di Rovinj-Rovigno, frequentata da 23 bambini dai 4,6 ai 6 anni. Sia nella fase iniziale che in quella finale è stato usato il metodo dell’osservazione e come strumento di registrazione, le griglie di osservazione. Ai bambini sono stati presentati diciannove giochi tradizionali del territorio rovignese, istriano e italiano per la durata di sei mesi. Nel corso della ricerca i bambini avevano a disposizione i materiali necessari e la possibilità di scegliere liberamente i giochi. Questi ultimi si svolgevano in maggioranza all’aperto, ma alcuni venivano eseguiti anche nella stanza di soggiorno. Dai risultati ottenuti si nota un miglioramento in tutte le abilità seguite, sia per lo sviluppo motorio che quello socio-emotivo. In particolare, i risultati ottenuti indicano dei miglioramenti nel campo delle abilità motorie del salto e del lancio, nella motricità fine della mano e nelle capacità di collaborare, rispettare le regole e instaurare buoni rapporti con gli altri.
Possiamo constatare che i giochi tradizionali rappresentano un mezzo didattico importante per lo sviluppo motorio e socio-emozionale dei bambini, ma anche per la trasmissione dei valori culturali. Perciò, chi opera nel mondo dell’educazione e della formazione ha il compito di offrire ai bambini la possibilità di svolgerli liberamente e autonomamente senza intervenire se non è necessario. |
Abstract (english) | The modern society, along with the rapid progress of technology, has experienced big and groundbreaking changes in the social, cultural and educational segments. In play, the main activity for children that represents a strong foundation for the development of their skills, many changes are also happening. Children spend a lot of time indoors, they do not know how to play independently, in a group of peers and have little possibility for outdoor play as they once did in the courtyard or some other natural environment. The use of video games, computer, TV, automobiles and elevators has led to health, physical and psychological problems in newer generations, caused by a lack of physical activity and socialization. Education has become too adult-centric and all of children’s activities, including play, are constantly under control of adults, parents, teachers and educators altogether. In our society, where technologies are taking over all human areas, traditional games are rarely used, even though they represent a valuable educational tool.
In the first part of this master thesis the importance of using traditional games in the upbringing and education of preschool children, as well as the role of educators and educational institutions in offering and implementing them are analysed. Traditional games are not only children’s recreational and fun activities that were being played in courtyards, squares and lawns in the past, but activities that contain stimuli and correspond to needs present in today’s childhood. Thanks to their characteristics, they allow children the possibility for movement and motor development, spending more time outdoors, socialization and establishing interpersonal relationships, learning to respect rules and their peers, developing confidence and a sense of belonging to a group. They enable the development of awareness of the culture of the area or community to which they belong, contribute to the development of creativity and imagination, and offer many other advantages. Traditional games should be included in children’s experiences in a way that they are provided with an appropriate space, time and means for their realization, with minimal adult intervention, so that children could be given the opportunity for independent management of game dynamics. It is up to educators to choose the games that are fun and appealing to children, suitable for the group, but also carriers of educational characteristics.
In the empirical part of this master thesis, the results of empirical research are analysed, with the main goal of checking the correlation between the use of traditional games in kindergarten and motor and socio-emotional development of children. The research was conducted in the educational group ‘Suncokret’ (Sunflower) of the Neven preschool institution in Rovinj-Rovigno, attended by twenty-three children aged 4,6 to 6 years. The observation method was used in the initial and final phases, and data collection instruments included observation sheets. The children were presented with nineteen traditional games from the Rovinj, Istrian and Italian regions, that were practiced over six months. During the research, children had access to the necessary materials and the possibility to freely choose games. Most of the games took place outdoors, but some also took place in the living room. The results show progress in all monitored skills, both for motor and socio-emotional development. To be specific, the results indicate progress in areas of jumping and throwing motor skills, fine motor skills, and social skills such as collaboration, respect for rules, and establishing good relationships with others.
To conclude, traditional games represent an important educational tool for the motor and socio-emotional development of children, as well as for passing cultural values on. Therefore, those who work in the world of upbringing and education have the task to offer children the possibility to engage in them freely and independently without adult intervention if not necessary. |